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Noi di FIADDA Emilia Romagna siamo orgogliosi di sostenere questo innovativo progetto, che può favorire la comprensione di testi e la partecipazione più consapevole delle persone sorde, e non solo, in tanti contesti.

Infatti il progetto “Limpide Letture LucIA” ha l’obiettivo di rendere i testi più comprensibili e fruibili ed è rivolto alle persone con disabilità comunicative e sensoriali, prima di tutto agli utenti sordi ma anche a utenti con difficoltà cognitive, così come agli studenti stranieri che vogliono imparare la lingua italiana.

Vengono proposte due modalità:
la Lettura Semplice: una funzione che semplifica i contenuti testuali, seguendo le linee guida europee “easy-to-read” e rendendo il linguaggio più accessibile e facilmente comprensibile;
la Lettura Guidata: un’esperienza interattiva che evidenzia parole difficili e figure retoriche, offrendo spiegazioni, approfondimenti e domande per accompagnare l’utente nell’esplorazione del testo.
Il progetto utilizza l’Intelligenza Artificiale con lo scopo di guidare gli studenti e di fornire gli strumenti e l’esercizio necessari a sviluppare la comprensione linguistica, che è una chiave fondamentale di accesso alla società.

La sordità profonda preverbale può compromettere l’esperienza della lingua parlata, ma anche elementi variabili che sono sia lessicali che funzionali, fondamentali per la comprensione della lingua scritta. Per gli studenti sordi, questa complessità grammaticale, espressa attraverso diversi tratti morfologici in combinazione tra loro, non può esser colmata con il solo utilizzo dei libri di grammatica, che non riusciranno mai a veicolare tutta l’esperienza grammaticale di cui ha bisogno lo studente sordo. Per questo l’obiettivo del progetto è l’accesso al testo scritto, perché nel testo l’alunno sordo può fare esperienza di tutto l’italiano che non ha sentito e di tutta la grammatica che il personale scolastico non ha potuto mostrare o insegnare, avendo le capacità di assorbirla e farla propria.

La stessa Inclusion Europe (Associazione europea di persone con disabilità intellettiva e le loro famiglie) ha riconosciuto la problematica della comprensione dei testi complessi da parte di tutti i cittadini, arrivando a promuovere a livello europeo l’adozione dello standard easy-to-read (https://www.inclusion-europe.eu/easy-to-read/) in ambiti pubblici e privati, per coloro che desiderano dare indicazioni chiare e accessibili per una comunicazione ugualmente efficace verso tutti. Sono esattamente questi due livelli di complessità che sono stati indirizzati con questa sperimentazione.

La platea dei destinatari di questa soluzione potrebbe essere estesa anche ad amministrazioni o enti che debbano produrre documenti in formato easy-to-read o che vogliano rendere più accessibili comunicati e informative. Un terzo degli italiani si trova infatti in una condizione di analfabetismo funzionale: sanno leggere e scrivere, ma hanno difficoltà grandi (o addirittura insuperabili) nel comprendere, assimilare o utilizzare le informazioni che leggono. La semplificazione dei testi potrebbe colmare alcune di queste lacune, rendendo il cittadino più autonomo nel costruirsi una propria idea, svolgere una richiesta o avere accesso ai servizi che enti o associazioni gli mettono a disposizione.

L’impatto della soluzione sulla comunità può essere molto significativo: Limpide Letture non è solo uno strumento tecnologico, ma rappresenta anche un passo avanti nell’approccio alla formazione inclusiva.

Il progetto utilizza un approccio basato su Large Language Models (LLM), modelli di Intelligenza Artificiale avanzati addestrati su enormi quantità di testo per comprendere e generare linguaggio naturale. In particolare, si possono eseguire compiti come traduzione, riassunto, estrazione di informazioni e servizi conversazionali (come chatbot).

Il modello scelto per questo prototipo è ospitato su “watsonx”, una piattaforma progettata da IBM che supporta enti e imprese nell’adozione dell’’AI utilizzando dati affidabili e supportando vari domini aziendali con tecnologie open-source e principi di trasparenza e responsabilità.

Ecco alcuni esempi del funzionamento:
• Generazione di testi semplificati, più accessibili e comprensibili ad un pubblico più ampio per la prima area chiave “Analisi delle complessità e ambiguità testuali”. Il testo espositivo o regolativo viene reso accessibile applicando le indicazioni del Codice di Stile e le linee guida easy-to-read;

• Estrazione di informazioni grammaticali, quali metafore e similitudini, e generazione di quiz per la seconda area chiave “Stimolazione grammaticale”. Il testo non viene semplificato; il prototipo riconosce le complessità lessicali e grammaticali e guida l’utente a gestirle.

Grazie all’adozione dei Large Language Models (LLMs) diventa possibile:
– Identificare la categoria di appartenenza del testo (“testo narrativo” o “testo espositivo”);
– Generare un titolo ed il riassunto del testo al fine di avere una comprensione immediata del suo contenuto;
– Inserire un Assistente Virtuale (LucIA), in grado di chiarire eventuali dubbi dell’utente, interrogabile in linguaggio naturale in qualunque momento della lettura;
– Analizzare il contenuto del testo ed interagire in due distinte modalità: «Lettura Semplice» e «Lettura Guidata». Il modello di AI è in grado di proporre la modalità di interazione più adatta al contenuto.

Il progetto Limpide Letture, LucIA – L’assistente digitale per l’accessibilità, l’apprendimento e la comprensione dei testi, favorendo l’inclusione e la formazione di cittadini consapevoli
è stato realizzato da Fondazione ASPHI Onlus in collaborazione con International Foundation for Big Data and Artificial Intelligence for Human Development (IFAB) e IBM
Ha ottenuto inoltre il contributo di FIADDA Emilia-Romagna tramite il Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia 2023 erogato dal Ministero per le disabilità a seguito di candidatura da parte della Regione Emilia-Romagna

Il 21 maggio scorso ha ricevuto il premio PA Aumentata, ambito inclusione.

La fase successiva che si sta avviando prevede la sperimentazione del sistema con un gruppo pilota di 30 persone con sordità con diversi livelli di conoscenza dell’italiano, selezionate tramite la collaborazione con: Scuole e istituti superiori, Enti di formazione professionale, Centri per l’impiego.

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