loader

Otorini, auiologi, società medico-scientifiche e associazioni di pensone con sordità insieme per informare i cittadini e prevenire, coinvolgere medici delle varie discipline e soprattutto i medici di base ed i pediatri per una diagnosi precoce, la cura, la riabilitazione dell’udito. Un tema che ha aspetti ed interventi diversi per bambini, adulti e anziani e dove esiste tanta disinformazione nell’opinione pubblica, ma anche in molti ambienti sanitari.

Valutiamo un passo importante questo documento firmato in Senato in occasione della “Giornata Mondiale dell’Udito”  promosso da SIOeChCF: Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale e SIAF: Società Italiana di Audiologia e Foniatria con la partecipazionde di rappresentanti delle istutuzioni e di 13 Società e Federazioni Medico-Scientifiche (vedi documento allegato). Così lo presenta il Presidente di SIOeChCf professor Giovanni Danesi: “Assistiamo oggi ad un atto di unità della comunità medico-scientifica e di responsabilità verso i cittadini che devono essere informati sul rischio e sulle migliori opportunità di cura disponibili.”

Tra gli impegni assunti dagli operatori medici del settore è stata fatta anche una proposta alle Isituzioni di attivare un Osservatorio Nazionale sulla Sordità, che ci sembra molto utile data la più volte rilevata mancanza di dati specialmente rispetto alle diverse tipologie di sordità, che richiedono risposte ed investimenti diversi.

Un altro punto interessante è l’impegno a creare sinergie con i vari operatori e professionisti coinvolti nei percorsi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione come infermieri, assistenti sanitari, audiometristi, audioprotesisti, logopedisti. Servono percorsi assistenziali specifici e ben definiti basati sull’evidenza scientifica, gestiti da medici audiologi e otorinolaringoiatri e medici di famiglia, pediatri, geriatri, con la collaborazione di logopedisti, audiometristi e audioprotesisti e delle associazioni. A questo proposito, la messa a punto di programmi di screening audiologico neonatale e di trattamento precoce della sordità infantile, sin dai primi mesi di vita, con protesi acustiche o impianto cocleare hanno consentito contenere enormemente le conseguenze della ipoacusia infantile e hanno portato quasi alla scomparsa la condizione di sordomutismo.

Skip to content