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Come FIADDA stiamo sperimentando in alcune scuole della regione il sistema “ComMunico”, un sistema di sottotitolazione in diretta su riconoscimento vocale per favorire l’inclusione dello studente con sordità. E’ nato dalla collaborazione con il Centro Comune di Ricerca di Ispra nell’ambito del progetto Voice.
Abbiamo potuto acquistarne alcuni grazie al progetto della Regione Emilia Romagna “Azioni partecipate per l’inclusione sociale delle persone sorde e con disabilità uditiva”  su bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità.

Il sistema rende possibile allo studente sordo, anche senza la presenza di un tecnico, ma con la sola disponibilità dei docenti:

  • Prendere appunti in diretta,
  • Trascrivere una lezione, un intervento, una conversazione in diretta,
  • Avere la lezione sottotitolata (con funzionalità LIM).

Un personal computer, con microfono e applicativo a disposizione dell’ insegnante fornisce in forma scritta le stesse informazioni (lezione, intervento), con le stesse parole nello stesso istante in cui vengono offerte a tutta la classe. 

Lo studente sordo può leggere sul proprio PC, tablet o telefonino, connesso tramite l’App Voice Reading, la trascrizione dell’intervento.
L’insegnante ha a disposizione un microfono, una Webcam, un personal computer ed un proiettore.
L’applicazione interpreta e trascrive la voce generando i sottotitoli.
Inoltre, i comandi vocali permettono di richiamare immagini e filmati; gli strumenti grafici consentono di disegnare, evidenziare ed inserire note sulla lavagna virtuale.
Al termine della lezione è possibile salvare il testo e le immagini prodotte che possono essere rielaborati con Revisione testi.

Il sistema ComMunico, è completo di notebook, software di sottotitolazione, installazione e addestramento all’uso, da utilizzare per la sperimentazione nelle scuole.
Una sperimentazione è stata fatta al Liceo Artistico e Musicale di Forlì.
Al momento dell’installazione, il dott. Paglino ha presentato il sistema e tutte le sue varie potenzialità ai docenti, all’alunno interessato ed a tutta la sua classe.

Ecco l’esperienza raccontata dalla docente Monica Fabbri, che ringraziamo per la sua interessante testimonianza.

“Seguo Sofia, un’alunna ipoacusica che frequenta il quarto anno di Liceo, ormai da due anni e in questo anno scolastico ci è stata offerta la possibilità di utilizzare il software ComMunico che permette la sottotitolazione delle lezioni in presa diretta. Il programma riconosce esclusivamente la voce del docente e ha la possibilità di inviare i sottotitoli direttamente allo smartphone degli studenti. Inoltre è possibile creare dei file word modificabili, selezionando il materiale da fornire ai ragazzi.

La cosa che ha colpito noi docenti fin da subito è il fatto che il programma sia davvero usufruibile da tutti, al di là della disabilità. Ogni insegnante ha dato fin da subito la disponibilità per utilizzo del software registrando il proprio profilo vocale.
Vista la possibilità di ricevere i sottotitoli in più di un cellulare, moltissimi compagni di classe di Sofia si sono connessi al programma, DSA e non, rendendo davvero l’ambiente scolastico inclusivo per tutti.

Spesso si ci dimentica che il ruolo del docente di sostegno non è relegato all’alunno o all’alunna disabile ma deve essere un riferimento per tutta la classe, una risorsa viva e vicina ai ragazzi e questo Software è capace di andare incontro alle difficoltà degli studenti a prescindere dalle loro diversità. Tuttavia spesso per problemi di connessione il collegamento agli smartphone non era stabile e non era sempre possibile ricevere i sottotitoli. In ambienti più ridotti, dove la linea era più forte e stabile la connessione avveniva in modo immediato, collegando diversi smartphone al Software di registrazione. I sottotitoli erano abbastanza fedeli, tra l’altro il programma “impara” ad adattarsi al profilo vocale di ogni docente diventando sempre più preciso.Ci auguriamo che le problematiche tecniche vengano risolte perché questo progetto è davvero ricco di potenzialità.
Inoltre il Liceo Artistico della mia città presenta diversi alunni con disabilità uditiva e questo progetto sarebbe davvero una risorsa da promuovere e da incentivare, coinvolgendo i anche docenti di materia poiché i nostri alunni sono di tutti.”

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