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La realtà di tante persone nate con gravi sordità oggi è molto cambiata.Grazie ai progressi della medicina e della tecnologia oggi possono imparare a parlare ed a comunicare con tutti. Restano però molti pregiudizi, le barriere della comunicazione sono tante ma poco conosciute.

Col nostro progetto ACCESs, che la Regione ha approvato e finanziato, abbiamo cercato di informare, formare, sperimentare soluzioni e tecnologie, attivare buone prassi.
Con l’idea che quello che è fondamentale per le persone con sordità è spesso utile a tutti.

Così abbiamo cercato di diffondere la buona prassi della sottotitolazione nei contesti pubblici (convegni, manifestazioni, teatro, ma anche video…), che sono quelli che escludono di più. Sottotitolazione utile anche a numerosi anziani, stranieri e un po’ a tutti!

Sono stati realizzati corsi per insegnanti. Un deficit come la grave sordità preverbale non è frequente e gli insegnanti spesso sono impreparati a cogliere i bisogni e mettere in atto le strategie necessarie, strategie che poi sono utili a tutti gli studenti della classe.

Per divulgare una corretta informazione abbiamo organizzato: formazione per giornalisti, per guide turistiche, per operatori dei musei.
Ci preme favorire la possibilità di fruire di esperienze culturali, da cui spesso le persone sorde sono escluse, come godere della visita al museo, apprezzare uno spettacolo teatrale o un’opera lirica.

Sono stati attivati progetti, collaborazioni e sinergie.
Il lavoro è stato molto, ma abbiamo incontrato tanto interesse, disponibilità e collaborazione nei vari contesti che abbiamo avvicinato.

Grazie ai partner del progetto e a tutti gli enti e le persone che si sono messe in gioco.
Grazie alla Regione Emilia Romagna che ci ha dato il finanziamento indispensabile per realizzare tutto ciò.

Speriamo possa essere l’inizio, di un percorso impegnativo ma stimolante, per favorire un cambiamento culturale e l’inclusione sociale delle persone con sordità, che oggi sempre di più chiedono di partecipare “con tutti” e “come tutti” alla vita sociale e culturale.

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