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Il DL “Aiuti” n.50 di maggio 2022 , fra i tanti provvedimenti, ha deciso un bonus di €.200 per aiutare le persone contro il caro-prezzi, è previsto per diverse categorie e con differenti modalità.
E’ previsto anche per i pensionati e fra loro anche per chi ha una pensione di invalidità civile, per ciechi e per sordi.
Fra le persone con sordità ne ha diritto quindi:
– o chi percepisce la pensione con riconoscimento di sordo in base alla l.381/70
– o chi percepisce la pensione civile per deficit uditivi.
Per approfondire: https://www.fiaddaemiliaromagna.org/approfondimenti/i-nostri-diritti/

Non bisogna avere redditi personali, imponibili irpef, superiori a €.35.000 nel 2021 (non contano la casa di abitazione, arretrati e tfr).
Non occorre fare domanda. Verrà pagato automaticamente dall’INPS con la prossima pensione di luglio.

Per chi NON percepisce la pensione perchè lavorando supera i €.17.050,42 se sordo con l.381/70 o €.5.010,20 con invalidità civile)
se è un lavoratore dipendente può ricevere il bonus in busta paga, (non si guarda il reddito, ma se ha beneficiato “per almeno una mensilità nel primo quadrimestre dell’anno 2022” dell’esonero contributivo dello 0,8% sui contributi previdenziali per riduzione del cuneo fiscale.
In pratica i lavoratori che hanno avuto una retribuzione mensile non superiore a €. 2.692.
Il lavoratore dovrà comunque rilasciare una dichiarazione al datore di lavoro che non percepisce pensioni o reddito di cittadinanza.

Ne ha diritto anche chi ha perso il lavoro ed è in trattamento di disoccupazione a giugno (Naspi o DisColl).

Per i lavoratori dello spettacolo, agricoli, gli stagionali, e altre categorie, sono previste specifiche modalità.

Comunque ci sono ancora punti poco chiari e si aspettano specifiche ulteriori dall’INPS.
Il Bonus è una indennità UNA TANTUM,
si può avere una sola volta (se ho la pensione e lavoro non ne prendo due) Non fa reddito ai fini fiscali, ne’ per altre prestazioni assistenziali o previdenziali.

N.B. L’artico 32 del decreto recita “ai titolari….di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti”.
Anche il legislatore continua a parlare di “sordomuti” dimenticando la legge n.95/2006 che ha sostituito nella legislazione il termine «sordomuto» con «sordo»!

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