Il Coordinamento FIADDA Emilia Romagna nei giorni 15-17 maggio ha partecipato, tramite la nostra arch. Lucia Brasini, all’evento “Accessibilità ai media, allo spettacolo e al patrimonio culturale: Storie, Paradigmi, Rivoluzioni” organizzato dall’Università di Macerata.
Il suo intervento, dal titolo “Non basta sottotitolare un video per renderlo accessibile! Due casi studio del Progetto ACCESs in Emilia Romagna per l’accessibilità culturale alle persone sorde”, si inserisce nel dibattito nazionale e internazionale sull’inclusività multimediale.
Perché i sottotitoli non sono sufficienti?
Il Decreto Legislativo 82/2022 recepisce l’European Accessibility Act, stabilendo che dal 28 giugno 2025, tutti i prodotti multimediali devono essere accessibili anche tramite sottotitolazione. Tuttavia, l’arch. Brasini sottolinea un punto essenziale: il solo testo non garantisce fruizione completa per le persone con sordità.
Il progetto ACCESs: cultura multimediale per tutti
Dal 2020, FIADDA Emilia Romagna ha promosso il Progetto ACCESs (Accessibilità, Comunicazione, Cultura E Sottotitoli per le persone sorde).
Al suo interno una importante azione ha riguardato la fruibilità dei Musei, sviluppato in collaborazione con il Servizio Patrimonio Culturale della Regione. Oltre dieci musei hanno sperimentato soluzioni innovative per rendere i loro contenuti davvero fruibili dalle persone sorde, passando dai semplici sottotitoli a video progettati specificamente secondo:
- approcci sperimentali nella costruzione dei contenuti,
- tempi e modalità di fruizione tarati sulle esigenze reali degli utenti
- interfacce visive e narrative pensate per facilitare comprensione e coinvolgimento.
Due casi studio: best practice al centro dell’incontroDurante il suo intervento, l’arch. Brasini ha presentato due casi-studio: i video realizzati per il Museo Archeologico di Forlimpopoli e quelli per il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Sono stati analizzati:
– la fase di ideazione dei contenuti: come calibrarli per essere chiari senza sovraccaricare;
– l’esperienza d’uso: tempi, modalità di esposizione, supporti visivi e grafici.
Dall’analisi emergono criticità (ad esempio ritmo, colori, sincronia) e opportunità replicabili, utili a:
– superare la logica del “sottotitolo obbligatorio”;
– sviluppare soluzioni che garantiscano l’accessibilità culturale in modo autentico;
– definire linee guida e strumenti replicabili per musei e istituzioni.
Un contributo essenziale al dibattito nazionale e internazionale
Il contributo a Macerata non è solo una testimonianza: è un invito all’azione. Spinge verso una progettazione inclusiva, dove la multimedialità diventa ponte culturale, capace di trasmettere contenuti in modo accessibile, comprensibile e coinvolgente.
Il dibattito si è subito acceso già in sala, con scambi di domande e opinioni tra esperti e operatori del settore.
Invitiamo istituzioni, educatori, operatori culturali e professionisti a far crescere insieme una cultura dell’accessibilità che sia completa e adeguata agli standard previsti dal DL 82/2022.
Vuoi contribuire?
Stiamo raccogliendo esperienze, esempi e materiali simili da altre realtà.
Se la tua associazione o museo sta sperimentando soluzioni per migliorare l’accessibilità multimediale, scrivici: potremmo arricchire insieme il dibattito e ampliare le soluzioni culturali accessibili a tutti.
Sul lavoro fatto nei musei abbiamo anche fatto una pubblicazione vedi l’articolo: https://www.fiaddaemiliaromagna.org/access-una-nuova-visione-dellaccessibilita-museale-un-progetto-di-fiadda-emilia-romagna-per-le-persone-sorde/
Chi è interessato a ricevere una copia può scrivere a coordinamento@fiaddaemiliaromagna.it
Chiediamo un contributo minimo di € 12, comprese le spese di spedizione.